Rispondiamo alle tue domande

I fermenti lattici sono i probiotici, cioè gli “amici” dell’uomo, quelli che aumentano le difese del nostro organismo, che combattono contro i “nostri nemici” e che elaborano per noi alcune vitamine ed altre sostanze molto importanti. Questi benefattori sono fondamentalmente i lattobacilli ed i bifidobatteri, presenti nello yogurt ed altri prodotti caseari.
Per aiutare lo sviluppo dei “batteri amici”, un ruolo importante giocano i prebiotici che possiamo semplicisticamente definire come “gli alimenti dei batteri”.
L’inulina è uno dei più importanti: si tratta di uno zucchero particolare che in natura si trova in molti vegetali specie la radice della cicoria e l’indivia belga.
Una dieta salutare deve prevedere un’abituale introduzione di vegetali con un’eventuale integrazione dietetica di prebiotici per mantenere vitali ed efficienti i “batteri amici” e quindi rafforzare le difese del nostro organismo.
La somministrazione dei probiotici è certamente molto importante ma è altrettanto fondamentale non farli morire di fame!

La candida è un fungo molto insidioso che normalmente alberga nel colon.
La sua crescita è controllata dai cosiddetti batteri amici. In seguito ad errori dietetici, diabete, malattie debilitanti, calo delle difese immunitarie, uso indiscriminato di antibiotici ecc… questo fungo ha una crescita eccessiva e dal colon può passare in circolo invadendo anche la vagina.
La vaginite da candida è una delle infezioni più frequenti e colpisce almeno una volta nella vita più del 50 % delle donne.
Talvolta questa infiammazione diventa cronica ed è molto difficile da sradicare se non si interviene sull’intestino dove il fungo trova l’ambiente ideale per la crescita e la sua diffusione.
Una dieta specifica, associata a terapie mirate ed al periodico lavaggio del colon e della vagina rappresenta una scelta terapeutica ottimale.

In molti casi la prostatite può essere causata da un cattivo funzionamento intestinale con conseguente eccessivo sviluppo “disarmonico” di batteri nel colon che di conseguenza possono contaminare la prostata.
In questi casi la pulizia intestinale rappresenta un pilastro della terapia e quindi il lavaggio intestinale con il dispositivo Bio Fluff è decisamente consigliabile.
È indispensabile comunque esser seguiti da un urologo il quale potrà prescrivere l’uso di pro-prebiotici ed in alcuni casi di antibiotici.

Le cause del prurito anale sono molteplici ed è opportuno consultare un proctologo per stabilire la natura di questo fastidioso disturbo.
Sommariamente possiamo dire che esiste una forma cosiddetta idiopatica, la cui natura è sconosciuta, ed una forma secondaria a varie patologie: virali (condilomi, …), batteriche, micotiche (candidosi, …), parassitarie (ossiuri, …), emorroidi, ragadi, fistole, diabete, psoriasi, eczemi, allergie, insufficiente igiene, eccessiva sudorazione ecc.
Integrare le terapie consigliate dallo specialista con il lavaggio intestinale ottenuto utilizzando il dispositivo Bio Fluff è doppiamente indicato sia per mantenere una regolare funzione intestinale sia per favorire l’eliminazione di parassiti intestinali, batteri, funghi, ecc.

Certamente per una corretta igiene intima rettale e per una accurata pulizia pre e post rapporto anale può essere usato il dispositivo Bio Fluff.

La ragade anale è una ferita cronica che si trova radialmente a cavallo tra l’esterno e l’interno dell’ano (canale anale).
E’ una patologia abbastanza frequente la cui causa è tutt’ora non ben chiarita. Si può verificare in pazienti con stipsi o diarrea. Il dolore solitamente è molto intenso e duraturo e coincide con il momento della defecazione, protraendosi poi per alcune interminabili ore.
Il sanguinamento, se presente, è scarso. In questi casi, oltre alle terapie prescritte dallo specialista, è necessario favorire l’evacuazione delle feci onde evitare di traumatizzare la zona.
Con le dovute precauzioni, in assenza di sanguinamento e previo parere del proctologo, il lavaggio intestinale con il dispositivo Bio Fluff può essere utile per accelerare la cicatrizzazione della ragade.

La stipsi non è una malattia ma un sintomo che identifica la difficoltà e/o il fastidio di una persona ad eliminare le proprie feci.
L’incidenza della stipsi nella popolazione generale dei Paesi occidentali è di circa il 25% il che significa che 1 individuo su 4 lamenta questo sintomo che è comune a molte malattie.
Il prolungato ristagno di feci nel grosso intestino favorisce la proliferazione di “germi nemici” e la decomposizione dei residui alimentari con formazione di tossine che entrano nel torrente circolatorio.
Per eliminare queste tossine sono coinvolti numerosi settori del nostro corpo (reni, fegato, vie respiratorie, cute) che quindi possono entrare in sofferenza.
L’utilizzo regolare del dispositivo BIO FLUFF aiuta a ripristinare il ritmo delle evacuazioni in quanto sollecita i movimenti espulsivi intestinali e quindi esercita un’azione benefica migliorando lo stato di “benessere” del nostro organismo.

La “sindrome del colon irritabile” fa parte di un vasto capitolo che riguarda i disturbi funzionali intestinali, la cui natura è ben lungi dall’essere stata chiarita.
Si tratta di una patologia molto complessa e diffusa che mette in difficoltà sia i pazienti che i medici. Il sintomo dominante è il dolore addominale associato ad un disturbo funzionale della defecazione che può manifestarsi sotto forma di diarrea o di stitichezza.
E’ molto difficile stabilire l’incidenza di tale patologia (si ipotizza il 10-20% della popolazione con prevalenza del sesso femminile) perché il paziente spesso consulta il medico tardivamente.
La terapia è quanto mai difficile ed i risultati non sono sempre incoraggianti.
A supporto dei trattamenti dietetici e farmacologici, l’uso di appropriati probiotici e il lavaggio intestinale con il dispositivo BIO FLUFF risultano molto efficaci.

Non ci sono problemi.
Tuttavia se fosse in dialisi o avesse una grave insufficienza renale, è bene che si consulti con il nefrologo.

Probabilmente non ha fatto il trattamento in maniera corretta od esistevano delle controindicazioni.
Prima di introdurre la cannula nel retto, è fondamentale lubrificare sia il canale anale che la cannula.
E’ consigliabile mettere sul dito medio della mano che si utilizza, del gel lubrificante o della vaselina ed introdurlo nel canale anale in modo da facilitare sia l’inserimento della cannula stessa che la successiva eliminazione delle feci. Il medesimo prodotto viene applicato alla cannula in modo da agevolare il suo ingresso attraverso l’ano.
Cercate di essere ben rilassati e con la mano aiutatevi a posizionare la cannula nel retto.
La morbidezza e la flessibilità del materiale usato per costruire la cannula ed una buona lubrificazione, rendono tale manovra semplice e sicura.

La flora batterica “amica”, agisce in competizione con quella “nemica” e per tale motivo si tiene saldamente legata all’epitelio della mucosa intestinale.
Questo legame è un requisito indispensabile per resistere all’effetto espulsivo dovuto sia ai movimenti dell’intestino stesso che dei piccoli tentacoli della superficie mucosa denominati villi.
La mucosa ha un numero limitato di spazi (in termini tecnici si chiamano “recettori epiteliali”) per ospitare la flora batterica e quando i posti disponibili sono occupati dai batteri amici che tenacemente vi aderiscono, non c’è posto per “gli altri” che tuttavia rimanendo all’interno del tubo digerente si moltiplicano e quindi sono sempre pronti ad occupare quei “posti vuoti” che potrebbero rendersi disponibili. Il lavaggio intestinale quindi non compromette la flora saldamente legata, ma aiuta ad eliminare i “contendenti”.
In tutti i modi è sempre utile assumere regolarmente per bocca probiotici e prebiotici, per mantenere attivo “l’esercito dei germi amici”.
Live chat whatsapp-logo